
Non c’è dubbio che l’assenza di Jannik Sinner dal circuito professionistico per tre mesi offra a diversi giocatori l’opportunità di vincere titoli prestigiosi.
Il numero 1 del mondo ha avuto una costanza negli ultimi dodici mesi che ha lasciato tutti senza parole, e ciò diventa ancora più incredibile se si considera che era sotto stress a causa del caso di doping che lo ha coinvolto.
Dal gennaio 2024 fino a oggi, l’asso italiano ha sollevato nove trofei e ha subito solo sei sconfitte (tre delle quali contro il suo principale rivale, Carlos Alcaraz). Il 23enne di Sesto Pusteria è numero 1 nella ATP Race nonostante abbia giocato solo un torneo in questa stagione, l’Australian Open, dove ha conquistato il trofeo per il secondo anno consecutivo.
È vero che Carlitos Alcaraz è capace di raggiungere un livello davvero straordinario nelle sue giornate migliori e che il 21enne spagnolo sarà il favorito principale in tutti i tornei in programma fino al ritorno di Sinner, ma il 4 volte campione Slam ha molti più alti e bassi rispetto all’italiano.
Lo dimostra il fatto che il numero 3 del mondo non ha rispettato i pronostici a Indian Wells, dove è stato sconfitto da Jack Draper in semifinale con una prestazione molto discontinua.
Brad Gilbert sull’assenza di Sinner
Il primo Masters 1000 della stagione ha avuto una finale sorprendente tra Draper e Holger Rune, che difficilmente si sarebbe verificata se Jannik fosse stato presente in California.
Attraverso il suo profilo ufficiale su X, l’ex numero 4 del mondo e leggendario allenatore Brad Gilbert ha evidenziato quanto l’assenza di Sinner influenzi il circuito ATP.
“La più grande conclusione da Indian Wells, lato maschile: c’è molta più possibilità di una finale come quella di oggi con l’assenza di ‘Sin City’. Per come ha giocato negli ultimi 18 mesi, oggi sarebbe stato in finale” – ha scritto Gilbert.
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