
In una svolta inaspettata che ha sconvolto la comunità tennistica, il numero uno del mondo Jannik Sinner è stato sospeso per tre mesi a seguito di una violazione del regolamento antidoping.
La squalifica, iniziata il 9 febbraio 2025 e in vigore fino al 4 maggio 2025, è stata determinata dal ritrovamento della sostanza anabolizzante clostebol in due test effettuati durante un torneo dell’anno scorso.
L’incidente e l’indagine
L’origine della violazione è stata ricondotta a un episodio accidentale con il fisioterapista di Sinner. Quest’ultimo si è tagliato un dito e ha applicato una pomata, il Trofodermin, contenente clostebol, senza indossare guanti mentre trattava il tennista. Questo ha causato una contaminazione involontaria.
Inizialmente, un tribunale indipendente aveva accettato la spiegazione di Sinner e lo aveva assolto da qualsiasi intenzione di doping. Tuttavia, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha impugnato la decisione, ribadendo il principio della responsabilità oggettiva, secondo cui gli atleti sono sempre responsabili delle sostanze rilevate nel loro organismo, indipendentemente dall’intenzionalità.
La reazione di Sinner e l’accettazione della sanzione
Nonostante abbia ribadito la sua innocenza e sottolineato la natura accidentale dell’episodio, Sinner ha deciso di accettare un accordo con la WADA per risolvere il caso.
In un comunicato, ha espresso il suo impegno per l’integrità dello sport e il rispetto delle normative antidoping. Ha dichiarato: “Ho sempre accettato la responsabilità per il mio team e riconosco che le rigide regole della WADA sono una protezione importante per lo sport che amo.”
L’impatto sulla carriera e sulla classifica di Sinner
La sospensione impedirà a Sinner di partecipare a tornei cruciali, tra cui i Masters 1000 di Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid.
Questa pausa potrebbe dare ai suoi rivali, come Carlos Alcaraz, Alexander Zverev e Novak Djokovic, la possibilità di guadagnare punti preziosi in classifica. Tuttavia, grazie al suo ampio margine di vantaggio, Sinner dovrebbe mantenere il primo posto fino al suo ritorno, dimostrando la sua supremazia nell’ultimo anno.
Le reazioni del mondo del tennis
La decisione ha suscitato reazioni contrastanti tra gli appassionati e gli addetti ai lavori.
Il tennista australiano Nick Kyrgios ha espresso il suo disappunto sui social media, scrivendo: “Giornata triste per il tennis. L’equità in questo sport non esiste.”
Dall’altra parte, il coach di Sinner, Darren Cahill, ha sottolineato la natura accidentale della violazione, attribuendola alla contaminazione causata dalla crema usata dal fisioterapista. Cahill ha dichiarato di essere fiducioso che la WADA avrebbe riconosciuto l’assenza di dolo e ha lodato la maturità con cui il giovane tennista ha gestito la vicenda.
Il ritorno di Sinner: cosa aspettarsi
La sospensione terminerà poco prima degli Internazionali d’Italia a Roma, permettendogli di partecipare al torneo di casa e successivamente al Roland Garros.
Il suo rientro è atteso con grande interesse, con tifosi e analisti curiosi di vedere come questo episodio influenzerà il suo rendimento e la sua resilienza in campo.
Nel frattempo, la vicenda ha riacceso il dibattito sulle regole antidoping e sulla responsabilità degli atleti, aprendo una discussione più ampia sulla complessità di mantenere l’integrità nello sport professionistico.
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